Presentazione di allevamenti bio

L’allevamento biologico dei conigli

Introduzione 

Storicamente l’allevamento del coniglio è stato preceduto da un lungo periodo in cui ci si limitava a definire gli spazi entro i quali si riproduceva liberamente, esattamente come avviene in natura. Veniva semplicemente delimitata una proprietà di animali in realtà ancora semiselvatici.

In epoca romana i conigli che popolavano queste aree, recintate solitamente con muri a secco, erano utilizzati per vettovagliare l’esercito, mentre più tardi, con il nome di garenne, vennero definite delle aree popolate da conigli destinati a essere cacciati.

L’utilizzo delle gabbie risale al Medioevo, soprattutto a opera di religiosi nei conventi, e fu da quel momento che si iniziò a parlare di effettivo allevamento zootecnico con tanto di controllo della riproduzione degli animali. Le gabbie un tempo erano di legno, voluminose e dotate di mangiatoia per la somministrazione dei foraggi.  Leggi tutto  pdf

     

L’allevamento biologico dei maiali

Introduzione 

Un’azienda agricola biologica che  possiede un allevamento animale sperimenta in modo efficace l’importanza della sostanza organica per il mantenimento della fertilità del suolo, in virtù del rapporto terra-allevamento che si instaura e che è fondamentale sviluppare e mantenere.
L’allevamento, infatti, dipende dalla terra per l’alimentazione, così come la terra dipende dall’allevamento per l’apporto di preziose deiezioni animali che, decomponendosi e mineralizzandosi, cedono preziosi elementi nutritivi al suolo e ne migliorano la struttura.
 

Storicamente il maiale è sempre stato allevato all’aperto; solo nei decenni scorsi questo aspetto è stato modificato, benché non ovunque. La nascita dell’industria agroalimentare, congiuntamente alla crescita delle grandi città sempre più bisognose  di approvvigionamenti di carne, sono stati gli elementi determinanti del grande cambiamento.  Leggi tutto  pdf  

 


L’allevamento biologico di polli e galline

Introduzione 

Fino al 1800 l’allevamento del pollo era stato confinato nell’ambito dell’attività domestica, di competenza femminile, cominciando solo all’inizio del secolo scorso a suscitare un interesse per le nuove opportunità produttive che poteva offrire.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, e soprattutto con gli anni del boom economico, l’allevamento avicolo inizia a imporsi come attività zootecnica, assumendo caratteristiche di tipo industriale.

Verso l’inizio del nuovo millennio anche il comparto del biologico inizia ad acquistare sempre più spazi di mercato, grazie all’accresciuta sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali e il loro desiderio e bisogno di scegliere alimenti di buona qualità, anche a seguito di scandali alimentari come il “pollo alla diossina”.   Leggi tutto pdf

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