Piccoli frutti

LA COLTIVAZIONE DEI PICCOLI FRUTTI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
a cura di Stefano Frisoli, agronomo e coltivatore di piccoli frutti biologici.
Pur appartenendo alle colture di minor importanza rispetto ad altre specie frutticole, i piccoli frutti esercitano un interesse tra gli operatori soprattutto per gli aspetti legati alla differenziazione colturale, alla valorizzazione di aree interne e marginali montane e pedemontane.
I consumatori, sempre più attenti alla salubrità della frutta e alle sue proprietà apprezzano i piccoli frutti freschi o trasformati; il mercato è in espansione e le produzioni nazionali del fresco non sono sufficienti a coprire il fabbisogno interno. Il mercato ricorre all’import (paesi dell’est, Austria, Spagna, Cile, Argentina) con prezzi più bassi. I punti critici a livello commerciale sono, oltre al problema prezzo, anche quello dell’elevata deperibilità dei frutti e la scarsa continuità dell’offerta sul mercato.
Oltre al consumo del fresco una certa importanza ha la trasformazione industriale con lo scopo di preparare succhi, bevande, marmellate, sciroppi. L’immagine di genuinità e salubrità associata ai piccoli frutti freschi e trasformati, la compatibilità nella coltivazione con tecniche di agricoltura sostenibile fanno si che l’attività ben si presti a diventare biologica, eventualmente a carattere multifunzionale con il recupero di aree marginali e integrativa di altre attività agricole principali.
La coltivazione, e trasformazione, dei piccoli frutti con metodo biologico può offrire sbocchi di mercato interessanti nella nostra regione.
I punti di forza sono: adattabilità della coltivazione in terreni marginali e di recupero, possibilità di incentivare economie locali di qualità in aree montane e pedemontane, particolare idoneità ad una coltivazione con metodo biologico, gradimento del consumatore verso i piccoli frutti associati ad un’idea di alto valore nutritivo e di naturalità.
I punti critici a livello commerciale sono da ricercarsi nella scarsa continuità dell’offerta sul mercato sia in funzione della stagionalità del prodotto e dell’alta deperibilità dei frutti. Obiettivo del progetto è dare informazione circa le tecniche di coltivazione e conservazione, la prevenzione da patogeni e le soluzioni tecniche sperimentali per ampliare il calendario di maturazione. Lo scopo è aprire e/o migliorare l’offerta del prodotto sul mercato, minimizzando le perdite e fornire un supporto tecnico per coloro, soprattutto le piccole aziende di aree svantaggiate, che sono orientati ad integrare il reddito con la coltivazione dei piccoli frutti e vendita dei prodotti trasformati.
Il seguente materiale informativo e di aggiornamento, curato da professionisti nel settore, consiste in schede tecniche sulle principali coltivazioni di piccoli frutti secondo il metodo biologico, le scelte varietali, la raccolta e la gestione post-raccolta , la prevenzione da patogeni, la manutenzione degli impianti, la fase di conservazione e trasformazione, gli aspetti di sicurezza del lavoro nel processo produttivo.
Introduzione generale
– Un mercato in crescita [pdf]– La programmazione nelle fasi di commercializzazione [pdf]– L’importanza del contesto territoriale e sociale [pdf]– Le risorse umane coinvolte nelle diverse fasi [pdf]– Perchè coltivarli bio [pdf]
La scelta della tipologia di linea di commercializzazione determina la scelta del sesto d’impianto e i processi produttivi
– La vendita del prodotto fresco in una piccola azienda [pdf]– La vendita del prodotto fresco in un’azienda medio-grande [pdf]– La vendita del prodotto trasformato e del prodotto surgelato [pdf]
La coltivazione del lampone
– Scelta varietale e cultivar consigliate [pdf]– Tecnica colturale, lavorazioni del terreno, l’impianto [pdf]– La gestione del suolo, la potatura, la vendita e commercializzazione [pdf]
La coltivazione del ribes
. Scelta varietale e tecnica colturale (lavorazioni del terreno, l’impianto) [pdf]. La gestione del suolo, la potatura, la vendita e commercializzazione [pdf]
La coltivazione della mora
. Scelta varietale e tecnica colturale (lavorazioni del terreno, l’impianto) [pdf]. La gestione del suolo, la potatura, la vendita e commercializzazione [pdf]
La coltivazione del mirtillo
. scelta varietale [pdf]. tecnica colturale: la scelta del terreno e l’impianto [pdf]. tecnica colturale: l’rrigazione, l’impollinazione, la gestione del suolo e le concimazioni [pdf]. la potatura e la raccolta [pdf]
Piccoli frutti. Le principali malattie di lampone, mora, ribes e mirtillo e le tecniche di difesa agronomiche, preventive e di intervento con prodotti naturali in agricoltura biologica.
Fattore chiave nella coltivazione e nella difesa dei piccoli frutti, siano essi prodotti con metodi biologici che convenzionali , è la prevenzione e quindi rispettare per ogni specie la vocazionalità pedo-climatica, data dall’insieme delle caratteristiche ambientali, della disponibilità idrica, per non dover incorrere successivamente in problematiche colturali non sempre di facile soluzione. Si tratta di un presupposto fondamentale affinché la pianta sia messa nelle condizioni ottimali per esprimere la propria resistenza naturale verso i fitofagi. Questo presupposto che vale anche per la coltivazione in convenzionale, diventa imprescindibile nel metodo di coltivazione biologico per motivo di un più ragionato impiego dei mezzi tecnici che contraddistingue tale disciplina, la loro limitata e per un generale maggior costo d’acquisto. Vai al documernto
Per gli aspetti di sicurezza nella coltivazione dei piccoli frutti – utlizzo delle attrezzature clicca qui.