Frumento duro. Avvicendamento, Semina

I cereali

Frumento duro
(Triticum durum Desf.)


Avvicendamento
. Il Frumento è coltura esigente che consuma tutta la fertilità residua lasciata dalle colture precedenti. A fine ciclo rilascia un contributo in paglie in grado di soddisfare circa il 50% del bilancio umico.
Una leguminosa annuale o poliennale, o qualsiasi miglioratrice, meglio se realizzata con lavorazioni profonde le migliori precessioni. Può essere seguito da un altro cereale minore a paglia, mai da se stesso, in caso di rotazioni ampie con ottime precessioni e massima attenzione alla fertilizzazione. 
La semina in bulatura di una coltura pratense è una pratica da qualche tempo trascurata, anche se per il metodo biologico si rivela molto interessate per continuità di copertura del suolo e anticipo di semina per quei climi in cui l’erbaio di leguminose è seminato a fine inverno. 

Lavorazioni del terreno. E’ ormai appurato che i cereali possono essere realizzati con minime lavorazioni a condizione che il terreno non presenti suole superficiali e sia garantita l’assenza di ristagni d’acqua per lunghi periodi.
Se all’interno del piano colturale è prevista una lavorazione con attrezzi scarificatori il terreno per il frumento può essere preparato con macchine combinate o passaggi a croce di frangizolle, utili ad affinare i primi 10/15 cm o arature superficiali intorno ai 20 cm.

Semina. Si effettua con leggero anticipo rispetto a quella del frumento tenero tra ottobre ed i primi di febbraio anche se al sud è possibile seminare anche più avanti.
Recenti prove hanno dimostrato che la preparazione di un perfetto letto di semina non è determinante ai fini della resa quando questa si effettua alla giusta profondità e con seme di buona qualità. Il periodo ottimale di semina va dai primi di ottobre a fine novembre a seconda del clima.

Semine troppo anticipate rischiano di far trovare la pianta in stadio vegetativo troppo avanzato rispetto ai freddi invernali, mentre semine molto tardive possono comportare germinazione ostacolata da basse temperature e danni da freddo se la pianta non è arrivata alla 3/4 foglia.

La semina è a righe con classiche seminatrici da grano o pneumatiche, alla distanza di 12 cm.
La semina a spaio con spandiconcime deve essere solo una scelta estrema, per condizioni molto particolari.
In caso di terreno troppo soffice e asciutto, per favorire nascite tempestive e regolari, si può rivelare utile una rullatura, per far aderire il seme al terreno e richiamare acqua per capillarità. La quantità di seme dipende dal peso, dalle caratteristiche tecniche del seme e si calcola sull’obbiettivo prefissato di numero di piante desiderate.

Quando si reimpiega seme aziendale è importantissimo effettuare una pulizia della semente per non portare altri semi indesiderati in campo. Nei primi anni di conversione in caso di rischio di patologie fungine, si procede alla concia con prodotti specifici a base di rame o funghi antagonisti. 

Vedi anche:  Notizie Generali
                  Scelta varietale, Fertilizzazione, Controllo delle infestanti, Maturazione e Raccolta