Pomodoro, peperone e melanzana. Difesa dagli afidi

Schede colturali

POMODORO, PEPERONE E MELANZANA  La difesa dai parassiti 

Fitofagi         

– Afidi  
Tipo di patogeno
insetti fitomizi

Danni:  Myzus persicae (Afide verde) sulle parti epigee causa arricciamenti e bollosità, vettore di virus; Macrosiphum euphorbiae (Afide rosato) sulle parti epigee gravi deformazioni e trasmette virosi; Aphis gossypii (Afide delle malvacee) provoca danni diretti (arresto dello sviluppo dei frutti che non maturano regolarmente, sviluppo di fumaggine, ingiallimento e caduta delle foglie attaccate) e danni indiretti ( trasmissione di virosi).


Tecniche di difesa:  Aphis
gossypii
(Hemiptera, Aphididae) è senza dubbio l’afide più pericoloso di melanzana e peperone: è caratterizzato da un tasso di crescita delle popolazioni sempre più elevato rispetto a quello dei suoi nemici naturali e dall’avere sviluppato in numerose popolazioni resistenza agli insetticidi sia naturali che di sintesi: per questo motivo il sistema più efficace di controllo è quello biologico, attivato
tempestivamente (monitoraggio) con grosse quantità di ausiliari.

Il controllo biologico di Aphis gossypii viene normalmente eseguito per mezzo di introduzioni ripetute dei parassitoidi Lysiphlebus testaceipes o Aphidius colemani (Hymenoptera, Aphidiidae), eventualmente precedute da trattamenti insetticidi localizzati sui focolai con piretro.

Le introduzioni dei parassitoidi possono essere preventive o curative. In pieno campo il controllo di Aphis gossypii si effettua con le consociazioni  e/o le introduzioni ripetute di parassitoidi. Lysiphlebus testaceipes è da preferire ad Aphidius colemani quando le temperature cominciano a superare stabilmente i 28°C per più di 4-5 ore al giorno.

Raramente Aphis gossypii causa danni economicamente significativi su pomodoro.


Altri afidi: Myzus persicae (afide verde), Macrosiphum euphorbiae (afide rosato), Aulacorthum solani raramente
sono un problema nelle coltivazioni biologiche, al limite sono occasionalmente da contenere su peperone e melanzana.

In caso di necessità è sufficiente effettuare trattamenti localizzati con piretro sui focolai con lo scopo di rallentare la velocità di crescita delle popolazioni di questi insetti nell’attesa che gli entomofagi spontaneamente presenti nell’ambiente facciano la loro comparsa nella coltura: pertanto, apposite introduzioni di ausiliari raramente sono necessarie.

Campionamento: – verificare la presenza – assenza di colonie di afidi su almeno 50 piante/appezzamento, scelte a caso.

Soglia di intervento: – per gli afidi neri – Aphis spp.: intervenire se si supera il 30-40% di piante infestate; – per tutti gli altri afidi: intervenire se si raggiunge la soglia del 6-8% di piante con presenza di colonie; – nel periodo primaverile in caso di riscontro nel campo o nelle vicinanze di piante con sintomi virali, la soglia di intervento per le specie afidiche vettrici di virus si abbassa alla sola presenza.

Interventi complemenetari:

  • non eccedere nelle irrigazioni e nelle concimazioni
  • evitare consociazioni sfavorevoli
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