Quassia

Difesa fitosanitaria in agricoltura biologica
 

Quassia 

Informazioni generali

La quassia è un insetticida naturale derivato dal legno di alberi dei paesi tropicali (Quassia amara, Picrasma excelsa, la cosiddetta Quassia giamaicana.) I principi attivi sono la quassina e la neoquassina.

Per estrarre i principi attivi, il legno di quassio, in scaglie o cilindretti, si lascia macerare per 24 ore in acqua, poi si porta a ebollizione per 15-20 minuti. Se il prodotto è in polvere micronizzata, una semplice macerazione per 1-2 giorni è sufficiente e si può, così, eliminare la bollitura.
Le quassine sono le sostanze insetticide che si estraggono.

Uso

La quassia agisce sul sistema nervoso sia per contatto che per ingestione. 
L’azione insetticida, abbastanza lenta, provoca nelle vittime un progressivo rallentamento delle attività sino alla paralisi e, conseguentemente, alla morte.
Una delle vie preferenziali è attraverso il sistema respiratorio. Poiché i principi attivi non sono volatili, per favorirne l’entrata attraverso gli spiracoli degli insetti, è necessaria l’aggiunta di tensioattivi (saponi).

La dose consigliata è di 2 kg di legno quassio ogni 100 l di acqua. L’aggiunta di 2 kg di sapone neutro di Marsiglia o di 100 gr. di olio di lino, ne migliora l’adesività, la persistenza e l’efficacia.

Meno tossica del piretro, la quassia risulta innocua per l’uomo, gli animali domestici, le api e le coccinelle.

Possiede una bassa persistenza ambientale e può  essere distribuita anche durante la fioritura.

Attiva contro afidi e tentredini il campo di applicazione è l’ Orticoltura, la frutticoltura, viticoltura, silvicoltura, piante ornamentali.

Tossicità: bassa tossicità.

Registrazione: nessun formulato commerciale è registrato in Italia.

Utilizzazione in agricoltura biologica: insetticida, repellente.